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Spero vi piaccia questo blog visto che è il primo che facciamo e vi auguro di trovare quello che state cercando. Quì vi terremo aggiornati su tutto quello che riguarda il mondo PLAYSTATION 3,XBOX 360 & WII.....

martedì 3 agosto 2010

Alan Wake

Narrazione del gioco
Immaginate di sedervi davanti alla vostra tv, quindi assistere alle vicende di Alan Wake, un noto scrittore autore di vari best sellers ambientati nella tipologia di romanzi horror. Alan, felicemente sposato con Alice, comincia tuttavia a soffrire di quella che ha tutta l’aria di essere il classico “blocco dello scrittore”, a cui si aggiunge una serie di incubi che lo perseguitano. È quindi proprio la moglie Alice a convincere il marito a concedersi una vacanza lontano dalla loro frenetica città (New York) per andare in un posticino sperduto, denominato Bright Fall. Appena arrivati nel tranquillo paesino si illudono di aver compiuto una scelta azzeccata, in quanto il cottage alimentato da un generatore esterno, il laghetto e la foresta circostante regalano una sensazione di tranquillità senza pari, l’ideale per uno scrittore in cerca di ispirazione e di quiete. La sensazione di serenità, tuttavia, lascia ben presto il posto all’inquietudine e alla paura nel momento in cui Alice viene inghiottita dalle acque del lago, risucchiata da una misteriosa forza oscura che trasforma inoltre gli abitanti del villaggio in creature assetate di sangue, le quali ovviamente daranno la caccia al povero Alan. Di giorno Alan vagherà per il villaggio alla ricerca di informazioni utili alla sua causa, esplorando zone nascoste in cui troverà le pagine di quello che ha tutta l’aria di essere un suo romanzo, che tuttavia Alan non ricorda di avere scritto. La cosa inquietante è che il romanzo descrive con una precisione inverosimile quello che gli sta accadendo, con anche alcune anticipazioni di ciò che gli accadrà di lì a poco. Ma è quando cala il sole e le tenebre avvolgono Bright Fall che i pericoli si fanno concreti: la nebbia avvolge la foresta, nascondendo in se stessa le creature possedute che spunteranno da un momento all’altro armate principalmente di falcetti e attrezzi da falegname. Alan, da bravo scrittore, non si presenta come un personaggio agile e prestante, ma piuttosto impacciato. 
Anche con le armi da fuoco non si trova (ovviamente) a suo agio, cosa che aiuterà ad incrementare la tensione durante le fasi di lotta contro gli esseri posseduti. A complicare ulteriormente le cose è la capacità di questi ultimi di sopravvivere alle pallottole, a meno di non essere indeboliti dalla luce, il loro vero punto debole. Per questo assumerà notevole importanza, per la sopravvivenza di Alan, il disporre di strumenti atti ad illuminare la scena, come torce, bengala e granate luminose, senza dimenticare i lampioni (vere e proprie isole franche)particolarmente utili a sostituire le batterie della torcia, ma che tuttavia necessitano dei generatori per funzionare, i quali si rivelano piuttosto ostici da far avviare.


Il Videogioco
C’è una cosa che non vi abbiamo ancora detto: nell’assistere a quanto descritto, sarete voi a direzionare il povero Alan con il vostro joypad, in quanto nonostante l’aspetto da telefilm alla Twin Peaks o Lost, siete di fronte alla recensione di un videogioco, il cui protagonista è proprio la trama, la quale si rivela piuttosto curata e ben narrata, ricca di colpi di scena e una cura davvero maniacale nella caratterizzazione di molti personaggi non protagonisti. Il gameplay si rivela allo stesso tempo macchinoso e frenetico nelle fasi notturne, il che contribuisce ad incrementare la tensione durante le fasi di combattimento. Le fasi diurne, invece, sono caratterizzate da un ritmo lento (ad esempio a causa della lettura delle pagine del manoscritto, azione per la quale dovrete mettere in pausa il gioco per accedervi), forse troppo.
A gravare sull’esperienza ludica sono la ripetitività delle fasi di combattimento, le quali dopo farsi apprezzare nei primi minuti, vi faranno accusare noia e monotonia dopo poco. Un tentativo per  donare ulteriore varietà è rappresentato dalle fasi di guida, le quali tuttavia si limitano ad imporvi di percorrere un tragitto lineare, abbagliando coi fari i posseduti e investendoli. Queste fasi sono sicuramente le meno riuscite del gioco e per fortuna si presentano molto di rado. Avrete anche modo di confrontarvi con oggetti animati (carrelli da minatore, barili e bobine di cavo elettrico), fasi che tuttavia non riescono ad aggiungere spessore ulteriore al gioco.

Ecco il trailer....



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